Opzione donna: ecco i nuovi requisiti per andare in pensione anticipata

Opzione donna: ecco tutte le novità e i requisiti richiesti per andare in pensione anticipata dopo le modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio di Giorgia Meloni e come fare per presentare domanda. Buona lettura!

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Opzione donna: ecco i nuovi requisiti per andare in pensione anticipata. In questo articolo esamineremo insieme tutte le novità e le modifiche introdotte dal Governo di Giorgia Meloni nel 2023. Inoltre, vi sveleremo come fare per presentare domanda. Chi può andare in pensione nel 2023 con opzione donna? Come sarà opzione donna nel 2023? Quanto si riduce lo stipendio con opzione donna? Continua a leggere l’articolo per scoprirlo!

Chi può andare in pensione nel 2023 con opzione donna? Iniziamo immediatamente con il dire che davvero poche donne potranno ricorrere a questa misura e che i numeri delle aventi diritto a questo beneficio nel 2023 corrispondono a circa 3mila, mentre nel 2022 erano 23 mila.

Opzione donna: ecco chi può andare in pensione anticipata nel 2023 prima dei 67 anni stabiliti dalla Legge Fornero, dopo 35 anni di contributi.

I requisisti per Opzione donna nel 2023 sono:

  • 60 anni di età e 35 anni di contributi pagati al momento della presentazione dalla domanda per andare in pensione anticipata;

  • Assistere, come minimo da sei mesi e nel momento in cui si presenta la domanda, un familiare di primo grado con il quale si convive che ha un grave handicap, oppure un familiare di secondo grado convivente nel caso in cui il coniuge o i genitori del parente con handicap abbiano già compito un’età di settanta anni o siano anche loro colpiti da invalidità o morti;

  • essere donne con invalidità come minimo al 74%;

  • essere donne dipendenti o che siano state licenziate da aziende in crisi.

L’età richiesta per andare in pensione anticipata con Opzione donne può abbassarsi a 59 anni di età se si ha un figlio e a 58 anni di età se si hanno due figli.

Quanto si riduce lo stipendio con opzione donna?
Infine, per tutte le donne che hanno diritto al beneficio avviene il ricalcolo della pensione con il sistema contributivo, quindi le donne che decidono di avvalersi di questo beneficio possono subire un taglio dell’assegno anche al 30%.
Opzione donna: ecco come presentare la domanda
La domanda può essere inviata:
  • Attraverso i servizi offerti dai patronati;
  • Tramite telefono, chiamando gratuitamente da rete fissa il numero verde 803164 oppure a pagamento da telefono mobile il numero 06164164.
Conclusione
Con la Legge di Bilancio il governo Meloni ha introdotto una nuova procedura che prevede nuovi requisiti più stringenti per permettere alle donne di godere di questo beneficio per andare in pensione anticipata.
Secondo voi con questa mossa, Giorgia Meloni ha migliorato la situazione economica delle donne lavoratrici o invalide o che assistono un parente stretto invalido in Italia? Ha reso più semplice il loro accesso alla pensione anticipata? 
Voi cosa ne pensate di queste modifiche introdotte dal Governo di Giorgia Meloni? Hanno ragione i sindacati a protestare oppure no? Commentate qui sotto e iscrivetevi al sito per ricevere tutti gli aggiornamenti dal mondo dell’economia e delle pensioni! 
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Foto di Andrea Piacquadio da Pexels: https://www.pexels.com/it-it/foto/allegro-senior-madre-e-figlia-adulta-utilizzando-smartphone-insieme-3791664/

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