Google metodi di pagamento pensioni: in base alla rivalutazione pensioni a febbraio 2023 erano previsti i tanto attesi aumenti decisi dalla Legge di bilancio del governo di Giorgia Meloni per adeguare l’assegno all’inflazione. Insomma, molti pensionati aspettavano sul cedolino gli aumenti non arrivati durante il mese di gennaio a causa di problemi tempistici dell’INPS, ma molti utenti ci stanno segnalando di non aver ricevuto nessun importo più alto sull’assegno nemmeno a febbraio. In questo articolo esamineremo le questioni relative alla rivalutazione delle pensioni e discuteremo di come la situazione politica, l’economia e le tensioni internazionali abbiano influito sul portafoglio dei pensionati. Quando ci sarà la rivalutazione delle pensioni? Buona lettura!
Google metodi di pagamento pensioni: molti utenti che seguono con attenzione i nostri aggiornamenti dal mondo della pensione, lamentano il mancato arrivo degli aumenti previsti a febbraio 2023 in base alla rivalutazione delle pensioni adeguate all’inflazione dalla Legge di bilancio del governo di Giorgia Meloni. Ecco cosa sta succedendo!
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Molti pensionati in tutta Italia sono arrabbiati e delusi dopo che non hanno visto aumentare l’importo dell’assegno nemmeno durante il mese di febbraio 2023. Ricordiamo che in base alla rivalutazione della pensione a febbraio 2023 erano previsti gli aumenti non arrivati a gennaio e stabiliti per adeguare le pensioni ai tassi dell’inflazione. Tuttavia, molti utenti che leggono i nostri articoli e ci seguono sui social stanno lamentando il mancato arrivo di questi aumenti anche a febbraio. Tutto questo avviene durante un momento di grande incertezza economica, con molti pensionati che faticano ad arrivare alla fine del mese con i loro redditi a causa dell’aumento dei prezzi generali e del caro bollette.
Quindi, le difficoltà tempistiche dell’INPS nell’aumentare le pensioni è stata accolta con molte critiche da parte di tanti pensionati, che lamentano un trattamento non equo e una rivalutazione della pensione non sufficientemente adeguata al costo della vita.
Quando ci sarà la rivalutazione delle pensioni?
Molti utenti ci segnalano che sull’assegno di febbraio non c’è nessun aumento che adegua la pensione ai tassi dell’inflazione.
Ricordiamo che i pensionati in Italia affrontano un periodo molto difficile poiché per tanti di loro i previsti aumenti in base alla rivalutazione dell’assegno, ancora non sono arrivati nemmeno durante il mese di febbraio 2023. Insomma, tanti pensionati sono davvero delusi per non aver ancora ricevuto gli aumenti previsti e quindi i soldi guadagnati dopo anni di duro lavoro non sono stati ancora adeguati al caro vita.
La notizia della rivalutazione delle pensioni in base ai tassi d’inflazione era stata accolta positivamente da tanti cittadini che, tuttavia sono ancora in attesa dei tanto declamati aumenti. Infatti, molti pensionati ritengono che l’importo mensile della pensione non sia sufficiente a coprire i bisogni primari in considerazione dell’aumento dei prezzi per l’acquisto di beni di prima necessità e i costi elevati presenti in bolletta. Insomma, senza alcun aumento della loro pensione, in tanti hanno difficoltà anche a fare la spesa o arrivare alla fine del mese rimanendo finanziariamente a galla.
Secondo la Legge di bilancio del Governo di Giorgia Meloni, le pensioni minime dovrebbero aumentare a 600 euro ma solo per gli over 75.
Per chi ha un’età inferiore ai 75 anni, non è previsto un aumento a 600 euro ma una rivalutazione pari all’1,5%, quindi un assegno pensionistico di circa 570 euro.
Inoltre, gli aumenti variano in base all’importo della pensione, infatti l’adeguamento al 100% è riconosciuto solo ai pensionati che ricevono assegni fino a 2.101,52 euro quindi che non superano quattro volte il trattamento minimo.
Mentre coloro che percepiscono al mese importi superiori gli aumenti sono decrescenti.
Tabella aumenti pensioni 2023:
- +7,3% per pensioni fino a 2.101,52 euro;
- +6,21% per pensioni superiori a 2.101,52 e fino a 2.626,90 euro;
- Rivalutazione del 3,87% per pensioni complessive superiori a 2.626,90 euro e fino a 3.152,28 euro;
- +3,43% per le pensioni superiori a 3.152,28 euro e fino a 4.203,04 euro;
- La rivalutazione è del 2,70% per le pensioni superiori a 4.203,04 euro e fino a 5.253,80 euro;
- +2,34% per le pensioni superiori a 5.253,80 euro.