Classifica supermercati più convenienti: inutile dirvi che i prezzi dei beni di prima necessità sono aumentati anno dopo anno. Inutile giustificare la situazione parlando di elevata inflazione, perché chi si occupa di fare la spesa sa molto bene che i costi sono aumenti anno dopo anno, quindi la domanda come direbbe un noto giornalista, sorge spontanea: si poteva fare qualcosa prima? Ecco una classifica dei supermercati più convenienti dove fare la spesa e risparmiare all’anno fino a 3.000 euro, e alla fine dell’articolo il nostro parere finale sul caro spesa che svuota ogni giorno di più il portafoglio degli italiani.
Classifica supermercati più convenienti in base ai dati di Altroconsumo: come sempre tenacemente è dalla parte di famiglie e imprese. Il nostro scopo è quello di informare e anche di risvegliare le menti delle persone più distratte per ricordargli quanto sia importante essere aggiornati sulle azioni della politica e le condizioni dell’economia per combattere e far valere i propri diritti.
Sempre più famiglie hanno difficoltà a riuscire a riempire il carrello della spesa una volta arrivate a fine mese. Come segnala l’Istat il tasso di inflazione è aumentato dell’8,4% portando i prezzi alle stelle. Sicuramente l’incremento del tasso di inflazione non aiuta a migliorare una situazione che, secondo noi, è già grave da molto tempo, ma rimandiamo le nostre considerazioni alla fine dell’articolo e per il momento ci limitiamo a indicare i punti vendita di 67 città italiane con i prezzi più convenienti per risparmiare.
Secondo i dati esaminati dall’associazione di consumatori una famiglia composta da due figli, potrebbe risparmiare fino a 3.350 euro all’anno acquistando prodotti con prezzi più bassi nei supermercati più economici.
Ecco le categorie di prodotti indicati dall’analisi di Altroconsumo:
Generi alimentari;
Articoli per la cura della persona;
Articoli per la cura della casa;
Pet food.
Supermercati o discount: dove si spende di più?
Si spende di più nei discount che hanno aumentato del 5,2% i prezzi e hanno meno prodotti in offerta, mentre nei supermercati i prezzi sono aumentati dell’1%. Inoltre in super e ipermercati è possibile spendere meno acquistando i prodotti con il logo del supermercato che li distribuisce: merce con prezzi meno elevati degli articoli di marche più famose. Tuttavia i discount risultano più convenienti per chi acquista i prodotti più economici in assoluto, ma andiamo nel dettaglio.
L’analisi di Altroconsumo si divide in base a diversi tipi di spesa:
Per la spesa di tipo misto (e cioè l’acquisto di tutti i tipi di prodotti, da quelli di marca, a quelli con il marchio del distributore o i più economici in assoluto), Famila Superstore e Dok sono i supermercati e ipermercati più convenienti, invece come discount il più economico con un risparmio del 16% è Eurospin. Mentre Carrefour e Bennet sono più costosi dell’11-12%.
Per la spesa di prodotti di marca: Esselunga è il supermercato più conveniente.
Se invece si acquistano prodotti che hanno il marchio del distributore, Carrefour vince la classifica dei super e iper più convenienti.
Infine, per quanto riguarda la Spesa più economica di prodotti con i prezzi più bassi in assoluto, a vincere sono due discount Aldi e Eurospin.
Caro spesa, dove si risparmia di più?
In conclusione si risparmia di più comprando i prodotti più economici da Aldi ed Eurospin, in questo modo una famiglia composta da quattro persone risparmia all’anno fino a 3.350 euro rispetto alla media.
Caro spesa: qual è la città dove si risparmia di più?
Secondo i dati di Altroconsumo è Parma la città dove si risparmia di più per la spesa. Mentre al Centro-Sud fare la spesa costa di più.
Le nostre considerazioni sul caro spesa
Molte famiglie alla fine del mese hanno grande difficoltà a riuscire a riempire il carrello della spesa. Si giustifica tutto parlando di crisi internazionale, dando la colpa all’inflazione, ma durante questi anni niente è stato fatto per evitare l’aumento dei prezzi in tutti i settori: chi fa la spesa e chi viaggia si è facilmente accorto del progressivo aumento dei prezzi con il passare del tempo.
Quindi il portafoglio degli italiani è sempre più vuoto, tra tasse e costi aggiuntivi causati dalla sgradevolissima IVA e dalla pressione fiscale del Fisco, insomma, è naturale porsi il dubbio: invece di intervenire adesso dando la colpa all’inflazione, non si poteva fare qualcosa prima fissando un tetto al prezzo dei prodotti? Forse chi ci governa era troppo occupato tra crisi politiche e conflitti internazionali per accorgersi del crescere dei prezzi dei beni di prima necessità e correre ai ripari per salvaguardare gli interessi degli italiani? E infine, cosa intendono fare i politici in merito al caro spesa per evitare che i costi aumentino ulteriormente anche nei prossimi anni? Voi cosa ne pensate? Ditecelo in un commento qui sotto!
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