Come fare la cottura a vapore: ecco tutti i vantaggi e gli svantaggi di questo tipo di cucina e come metterla in pratica per mangiare sano senza far perdere agli alimenti il loro gusto e le loro caratteristiche organolettiche!
Come fare la cottura a vapore e mettere in pratica la tecnica orientale proveniente da paesi dell’Oriente come Giappone e Cina. Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questo tipo di cottura? Che tipo di pentola bisogna usare? Scopriamo tutti i dettagli!
Siete stufi della solita cottura e volete sperimentare nuove tecniche per gustare il cibo senza fargli perdere vitamine e sali minerali? Allora siete nel posto giusto!
In questa guida vi spiegherò in modo semplice e dettagliato come cuocere gli alimenti a vapore.
Come dite? Non potete usare questa tecnica perché non avete una pentola o un forno specifici? Potete stare tranquilli perché in questa guida vi spiegherò anche come fare una cottura usando il vapore anche senza avere gli strumenti specifici solitamente usati per questa tecnica.
Insomma, state tranquilli! Perché potete cuocere a vapore anche con una normale pentola che usate normalmente per cuocere la pasta ogni giorno.
La cottura a vapore avviene bollendo l’alimento attraverso l’uso del vapore emanato dall’acqua.
La differenza rispetto alla classica bollitura è che il cibo non è immerso nell’acqua, ma è posizionato in un cestello o scolapasta messo sopra la pentola.
Questa tecnica permette all’alimento di conservare le sue proprietà nutritive come vitamine e sali minerali.
Inoltre vi permette di cuocere il cibo in modo più leggero senza l’uso di condimenti troppo calorici.
Infine l’alimento conserverà tutti i suoi aromi e le caratteristiche organolettiche.
Tuttavia, non esistono solo vantaggi ma ci sono anche tanti svantaggi che ci potrebbero portare a preferire una cottura tradizionale rispetto a quella che utilizza il vapore dell’acqua senza sfiorare il cibo.
Insomma, per scoprire come cuocere il cibo al vapore, quanto tempo ci vuole, cosa devi usare per mettere in pratica questa tecnica e quali sono i vantaggi e gli svantaggi rispetto ad un tipo di cottura tradizionale, ti basta leggere questa guida per risolvere ogni dubbio!
Quindi, ti bastano pochi minuti per trovare tutte le informazione che cerchi sulla cottura a vapore e rispondere ad ogni domanda sull’argomento.
Ti auguro una buona lettura e parto immediatamente dandoti un consiglio: non usare scolapasta o cestelli in plastica ma utilizza solo cestelli in metallo o i tradizionali cestelli.
Come cuocere a vapore con pentola normale?
Prendete la pentola che usate per cuocere la pasta, aggiungete all’interno della pentola un cestello in metallo e mettete sul fondo due dita di acqua che dovete far bollire. Semplice vero?
Come si fa la cottura a vapore?
La cottura al vapore si fa mettendo il cibo in scolapasta o cestelli forati in modo da cuocere l’alimento attraverso il vapore proveniente dall’acqua in ebollizione che si trova sul fondo della pentola.
Si tratta di una tecnica di cottura proveniente dai paesi dell’Oriente come Cina e Giappone. Da quelle parti tengono molto a conservare le caratteristiche organolettiche del cibo e ad evitare di far perdere gusto agli alimenti.
Cosa usare per cucinare al vapore?
Possono essere usati diversi utensili come la vaporiera, il forno per la cottura a vapore ma anche una normale pentola dotata di cestelli forati in metallo o i classici cestelli di bambù.
Come cucinare al vapore senza pentola?
Come già detto, anche se non avete una pentola specifica per questo tipo di cottura, vi basta prendere una normale pentola per la pasta metterci dentro uno scolapasta in metallo e riempire la pentola per metà di acqua (l’acqua o il brodo non deve toccare il cestello). L’alimento che volete cuocere deve essere messo sopra il cestello o lo scolapasta in metallo e deve cuocere per circa mezz’ora.
La cottura deve avvenire con un coperchio posto sopra la pentola.
Quanta acqua si mette nella pentola a vapore?
La pentola deve essere riempita per metà dall’acqua calda che non deve bagnare il cibo, quindi il liquido usato per la cottura non deve toccare lo scolapasta o il cestello.
Come si usa il cestello per la cottura a vapore?
Lo scolapasta o il cestello devono essere in metallo e devono essere messi sulla pentola (mi raccomando non usate quelli in plastica!).
Bisogna riempire per metà la pentola con l’acqua e portarla ad ebollizione.
Quanto tempo ci vuole per cuocere a vapore?
Con questo tipo di cottura potete cuocere ogni tipo di verdura tra i 5 ai 15 minuti.
Ad esempio per cuocere gli spinaci bastano 3 minuti, mentre i finocchi essendo più duri impiegano più tempo.
I vantaggi della cottura al vapore
Attraverso questo tipo di cottura il cibo non è immerso nell’acqua, ma si cuoce con il vapore emanato dall’acqua, questo permette all’alimento di conservare tutti i suoi aromi, le proprietà nutritive come vitamine e sali minerali e le caratteristiche organolettiche.
Svantaggi della cottura a vapore
Il cibo resta lesso e non può essere rosolato, se preferite una cottura più croccante allora questa tecnica è sconsigliata.
Inoltre questa tecnica richiede più tempo rispetto ad una cottura classica degli alimenti: è consigliabile spezzettare il cibo prima di cuocerlo per ridurre i tempi di cottura.
Infine, un altro svantaggio di questo tipo di cottura è che la temperatura necessaria a cuocere l’alimento è molto più alta rispetto a quella tradizionale e questo può sottoporre ad eccessiva tensione il cibo rendendolo meno saporito.
Insomma, per scoprire quale tecnica di cottura è la migliore non ti resta che sperimentare e scoprire se il cibo ti piace di più con la cottura classica o quella a vapore.
Tu hai provato questo tipo di cottura? Ti piace? Come preferisci cuocere gli alimenti? Lascia un commento qui sotto per dirci cosa ne pensi!
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